Psicoterapia per Bambini e Adolescenti
Lettera ai genitori sulla terapia con i bambini*
Quando
Scegliere un analista transazionale infantile
Quando e come inizia la terapia con un bambino?
La "terapia" con il bambino inizia con la prima vostra chiamata telefonica perchè da quel momento in avanti il terapeuta che avete scelto inizierà a "pensare il vostro bambino", a tenerlo a mente, a crearsi una immagine di lui e a farsi un'idea di lui e di voi basandosi sul tono della vostra voce sulle parole che avete usato. Quando vi incontrerete di persona la prima volta sarà un incontro tra "grandi" e in quella circostanza il teraputa ascolterà ciò che intendete comunicare sul piccolo e sulla sua storia.
Il terapeuta prenderà in considerazione il vostro punto di vista (o i vostri punti di vista se ambedue i genitori sono presenti) e terrà conto delle vostre modalità relazionali, ascolterà le vostre richieste rispetto a un eventuale trattamento o a incontri di sostegno, accoglierà e comprenderà il disagio e la sofferenza.
Soprattutto, sin dal primo incontro, il terapeuta vi aiuterà a riconoscere le risorse già presenti nel vostro bambino e, parallelamente, il vostro potenziale di aiuto nei suoi confronti.
Il terapeuta vi chiederà probabilmente di fissare alcuni appuntamenti per conoscere vostro figlio, al termine dei quali è previsto un momento corale di valutazione-restituzione ed eventuale programmazione di intervento. In Analisi Transazionale i genitori costituiscono parte integrante del processo di cura, nella convinzione che la terapia con i bambini risulta sicuramente più breve e più utile per ciascun membro della famiglia se i genitori svolgono in qualche misura il ruolo di "co-terapeuti", affiancando il lavoro di analisi e mai perdendo di vista i segnali che possono favorire un cambiamento positivo.
Sarà compito del terapeuta riconoscere e sottolineare i punti di forza e le competenze genitoriali già presenti nella compagine familiare in modo da essere in grado di valutare con voi eventualmente anche possibilità e opzioni diversificate in ambito psicosocioeducativo, stimolando la vostra vena creativo-espressiva. Sarete così in grado di vedere le cose a partire da differenti punti di vista. Sarete orientati a immaginare soluzioni inedite e a mettere in atto una relazione nuova con vostro figlio. Vostro figlio non sarà più soltanto il bambino-problema, ma dventerà un ragazzino da scoprire e da riconoscere nei suoi aspetti interessanti e affascinanti.
L'incontro con il bambino
Se deciderete di intraprendere un processo di cura, concorderete un appuntamento per vostro figlio. E' importante che voi genitori prepariate il bambino a questa esperienza nel modo più adeguato a seconda dell'età e del livello cognitivo. Tenete sempre presente che vostro figlio è una creatura senziente e pensante che merita comunicazioni sane, fedeli e precise.
Nel giorno prescelto, vostro figlio e il suo terapeuta inizieranno il loro viaggio insieme. Sarà un percorso lungo o sarà breve? L'Analisi Transazionale suggerisce che sia il più breve possibile, considerando la naturale tendenza dei bambini a crescere e a evolvere spontaneamente.
Il lavoro clinico con i bambini
Che cosa fa un bambino in terapia?
Il ruolo dei genitori
Tratto da Munari Poda D., A letter to Parents about Child Therapy, in "TAJ", Vol. 33, n. 1, 2003
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