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DSA Disturbi Specifici dell'Apprendimento

L'apprendimento, e lo sviluppo di capacità linguistiche, di lettura, di calcolo, di risolvere problemi matematici, è un processo che nella maggior parte dei casi avviene in modo spontaneo. Nei soggetti in cui ciò non avviene è possibile che insorgano delle difficoltà nei processi di apprendimento e che non si sviluppino quei meccanismi automatici che presiedono alle comuni attività di lettura, scrittura e far di conto. A volte succede che i bambini a scuola non riescano a comprendere quello che leggono, perché leggono lentamente o in maniera scorretta. In altri casi può succedere che il bambino abbia difficoltà in matematica, non riesca ad incolonnare le operazioni, o svolgerle correttamente.

Si parla di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) quando ci troviamo in presenza di difficoltà che riguardano specifiche abilità (lettura, scrittura e calcolo) e non l’intelligenza del bambino: non sono dovuti allo scarso impegno, a fattori emotivi, a ritardi mentali o deficit cognitivi, ma coinvolgono le abilità di apprendimento scolastico. Accanto alle difficoltà legate puramente all’apprendere, il bambino sviluppa e porta con sé un vissuto di insuccessi con risvolti emotivi e motivazionali importanti. Tende a sviluppare stili di attribuzione poco funzionali se non addirittura dannosi per una buona strutturazione dell’idea di sé e della propria autostima (De Beni, Moè, 2000); manifesta un precario senso di autoefficacia scolastica, non attribuendo valore a sé stesso come studente. La sua identità è continuamente minacciata e, percependosi come “incapace”, immagina di essere considerato anche dagli insegnanti, dai familiari e dai compagni in modo altrettanto negativo. La sofferenza psicologica e il disagio spesso non sono compresi nella loro causa reale e prevale l’idea che questi bambini siano pigri, svogliati e disattenti. 

Per aiutare i bambini nel loro percorso di acquisizione delle conoscenze scolastiche è importante, perciò, considerare il loro “errore” come un segnale che ci indica dove il bambino ha incontrato delle fatiche lungo il suo percorso di elaborazione delle informazioni, diventando in tal modo la chiave di accesso alla comprensione del percorso cognitivo ed emotivo di quello specifico studente (Lucangeli, 2019).

La complessità del quadro clinico sottolinea, dunque, l’importanza di una valutazione non limitata solo alle abilità di lettura, scrittura e calcolo, ma che esamini l’intero spettro delle difficoltà cognitive e affettive. Inoltre, ricevere precocemente una diagnosi ed intervenire tempestivamente con un intervento riabilitativo riduce la sofferenza emotiva che le difficoltà nella letto-scrittura determinano nei bambini.  

L’intervento precoce, reso possibile esaminando alcuni elementi predittori nei bambini già nell’infanzia, risulta molto utile in quanto consente di potenziare o recuperare le funzioni nelle prime fasi dell’avviamento dei processi d’apprendimento, quelle in cui si costituiscono i prerequisiti per le future abilità di lettura, scrittura e calcolo.


Lo studio Physis Talenti, con il  PROGETTO DSA, si occupa della valutazione, del trattamento e della risoluzione delle problematiche legate ai disturbi dell’apprendimento, garantendo un servizio professionale, a misura di bambino e a misura di famiglia, sia nell’individuazione della problematica che nella sua risoluzione.

il Centro mette a disposizione un insieme di terapie per la cura e la diagnosi dei disturbi dell'apprendimento in un approccio combinato tra logopedia e psicoterapia. L’impegno dei professionisti non è rivolto solo alla diagnosi del Disturbo Specifico dell'Apprendimento, ma ha una valenza molto più ampia: dislessia, disortografia, discalculia e disgrafia sono problematiche che, se non individuate e trattate in maniera tempestiva, possono evolvere in problemi ben più gravi, causando isolamento, frustrazione e, in casi più gravi, dispersione e abbandono scolastico.

Dislessia

E' un disturbo specifico della lettura che si manifesta con una difficoltà nella decodifica del testo. 

Osserviamo una lettura molto lenta e/o con errori. Questo è un disturbo nell’automatizzazione funzionale dell’abilità di lettura decifrativa (lettura di testi o parole ad alta voce). Tale mancata automatizzazione si può osservare sia in una eccessiva lentezza nella lettura, che in un abbondante numero di errori di lettura (di natura visiva, fonologica o lessicale) (Vio, Tressoldi e Lo Presti, 2011).

Disortografia

E' un disturbo specifico della scrittura che si manifesta con difficoltà nella competenza ortografica e nella competenza fonografica. La difficoltà sta nei processi di cifratura del codice ortografico. Questo si può manifestare attraverso la presenza di errori nell’ortografia (ad es. su base fonologica come “dado” in “dato”, oppure su base visiva ortografica, come “cinque” in “cincue”). Per essere effettuata diagnosi di disgrafia il numero di errori commessi deve essere nettamente maggiore rispetto a quanto previsto in base all’età del soggetto, al livello di istruzione e al suo profilo intellettivo (Ventriglia, Storace, & Capuano, 2017). Tali errori, inoltre, non devono essere imputabili a problemi motori e sensoriali, alla distrazione e/o alla mancanza di esperienza.

Disgrafia

E' un disturbo specifico della scrittura che si manifesta con difficoltà nella messa in opera del grafema da un punto di vista prettamente motorio di realizzazione del gesto grafico. La scrittura risulta praticamente illeggibile sia da parte del bambino che l’ha prodotta che da parte dell’insegnante o del genitore. Per essere diagnosticata deve essere tale da interferire notevolmente con l’apprendimento scolastico del soggetto e con la sua quotidianità.

Disclaculia

La discalculia coinvolge l’intelligenza numerica basale e l’abilità di calcolo. Si esprime attraverso una difficoltà nell’acquisizione di abilità relativamente semplici, quali ad esempio la scrittura e la lettura dei numeri e il sistema di calcolo (come ad esempio la memorizzazione delle tabelline, l’esecuzione delle procedure di calcolo, ecc.). E’ un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri.

L'iter di presa in carico del bambino con DSA

Il bambino che giunge allo studio per problemi di apprendimento viene solitamente seguito secondo il seguente iter:


VALUTAZIONE

  • indagine delle aree cognitiva, neuropsicologica, psicologica, degli apprendimenti
  • eventuale approfondimento logopedico per bambini con problemi di linguaggio o con neuropsicomotricista per problemi motori


DIAGNOSI

  • L’indagine valutativa consente di comprendere se si presentano difficoltà nei processi di apprendimento o un vero disturbo; in base al singolo caso ed in base ai dati emersi è importante definire se occorre avviare un intervento riabilitativo, a cui seguirà una ridefinizione della diagnosi, o se porre direttamente una diagnosi. 
  • Viene condotto un colloquio di restituzione alla famiglia per condividere gli esiti della valutazione svolta, con la consegna della relazione clinica o della certificazione.
  • Se occorre viene condotto un colloquio con la scuola e la famiglia per la condivisione della relazione e la definizione della stesura PDP (piano didattico personalizzato riservato ai bambini che necessitano di aggiustamenti nelle modalità didattiche in ambito scolastico).


TRATTAMENTO

  • Dopo l’inquadramento diagnostico l’intervento può continuare con l’avviamento di percorsi personalizzati che considerino il bambino nella sua globalità (competenze scolastiche, vissuto psicologico, caratteristiche del suo ambiente familiare) e la presa in carico è volta a migliorare il benessere ed il senso di autoefficacia del bambino e delle persone presenti nel suo contesto di vita (famiglia, insegnanti, tutor compiti).
  • Nei casi in cui si evidenzino criticità nell’area degli apprendimenti, vengono consigliati alla famiglia percorsi di potenziamento mirati ad abilitare/riabilitare le funzioni fragili; i training hanno durata variabile a seconda del singolo caso. Questi vengono svolti a volte sul piano logopedico, altre volte su quello neuropsicologico e prevedono la collaborazione della famiglia, che assume un ruolo centrale nella collaborazione.


RETEST

Al termine del ciclo di training previsto viene effettuata una rivalutazione solo dell’area trattata per verificare l’entità del recupero evidenziato dai parametri numerici; gli esiti delle prove saranno utili a decidere come procedere con il percorso riabilitativo.

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